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Ian Livingstone (2018) |
Uno degli appuntamenti più interessanti per gli amanti dei giochi e del gioco da collezione nel corso dell'edizione 2018 di Lucca Comics & Games è stato certamente l'incontro con Ian Livingstone, uno degli ospiti di Lucca Games che lo ha invitato in collaborazione con Magazzini Salani. Ian Livingstone, insieme a Steve Jackson e John Peake (che abbandonerà molto presto), è il fondatore della Games Workshop e anche il creatore (sempre insieme a Ian Livingstone) della serie di librogame Fighting Fantasy (in italia apparsa come Dimensione Avventura dopo un primo, isolato tentativo delle edizioni Supernova e adesso pubblicata appunto da Magazzini Salani). Ian Livingstone è uno dei personaggi del gioco e del videogioco più importanti e di lungo corso in Europa e conserva ancora un sincero interesse ed entusiasmo per il gioco in generale. La sua più nota (co)creazione sta vivendo una fase favorevole venendo declinata anche nel campo video e dei cellulari oltre che in una nuova proposta libraria curata da Scholastic Books che ha però operato un rifacimento delle illustrazioni e delle copertine, motivato dal desiderio di essere più in sintonia con i gusti dei ragazzi, che ha destato i borbottii di parte degli appassionati (a cui però non è destinato questo progetto, inediti a parte). La nuova edizione italiana, per ora quattro volumi, è ovviamente basata sulla versione Scholastic e non su quelle Wizards Books, più gradite anche ai collezionisti.
Veniamo comunque all'incontro, moderato dal celebre Andrea Angiolino. Dopo una parte iniziale di presentazione di Ian Livingstone e della sua enorme attività, è seguita una lunga e interessante presentazione che narra i primissimi passi della Games Workshop con immagini che mostravano (ad esempio) la storica testata Owl & Weasel (il predecessore di White Dwarf), il primo ufficio, il primo negozio, gli incontri con Gary Gygax (il co creatore di Dungeons & Dragons) con l'aneddoto sul primo ordine di sei copie del gioco che fruttò anche un contratto triennale di distribuzione esclusiva in Europa (!) nel 1976, la nascita di Fighting Fantasy e del saggio divulgativo Dicing With Dragons (in italia Giocare A Dadi Col Drago, edito da Longanesi nel 1987), la Citadel e molto altro ancora. Molte delle immagini provengono dai materiali raccolti per il libro Dice Men, un grande saggio sulla storia della Games Workshop dal 1975 al 1985 che è in corso di scrittura dopo una (un po' faticosa ma alla fine riuscita) campagna di finanziamento collettivo. Il solo elemento che ha destato qualche perplessità è stato la mancanza di una traduzione (che però avrebbe reso la presentazione stessa molto probabilmente troppo lunga rispetto al tempo disponibile) di questa affascinante carrellata - la traduttrice ha molto onestamente ammesso di non essere ferratissima sulla materia e in effetti alcuni commenti sui play by mail games e play by mail magazines non sono stati tradotti ad esempio.
Alla fine della presentazione ci sono state alcune domande del pubblico che sono servite a inquadrare meglio alcuni aspetti del lavoro di Ian Livingstone, ad esempio sul suo modo di scrivere o sulle sfide di scrivere librogame per un pubblico nuovo. A questo proposito, ha rivelato il dilemma del trovarsi di fronte una platea di appassionati quarantenni che reclamano più complessità ed editori che, con in mente un pubblico giovane o giovanissimo, reclamano invece una scarsa complessità. Un incontro forse non affollatissimo (ma comunque con un ampio pubblico) e molto interessante, anche per gli appassionati di giochi di ruolo.