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LA MOSTRA PER I CINQUANT'ANNI DI DUNGEONS & DRAGONS A COMICON BERGAMO: UN COMMENTO

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DI CIRO ALESSANDRO SACCO 

Il 2024 è l'anno del cinquantesimo anniversario di Dungeons & Dragons e anche gli organizzatori di Comicon, due manifestazioni dedicate al fumetto e alla pop culture che si svolgono a Napoli e (dal 2023) a Bergamo hanno mostrato il loro interesse. E' nata quindi la mostra "50 anni di Dungeons & Dragons" che si è valsa della collaborazione di Amos Pons (Mondiversi) di cui abbiamo già scritto grazie proprio ad Amos Pons e che dopo l'esordio partenopeo è stata installata anche nell'edizione orobica. La distanza modesta per raggiungerla ci ha quindi consentito di visitarla e fotografarla. 



Innanzitutto, possiamo dire senza tema alcuna di smentite che paragonata alla mostra organizzata a Play 2024 (della quale abbiamo scritto con meritata severità) la mostra curata da Amos Pons è certamente a un livello nettamente superiore. La selezione di materiali è di livello molto alto, con la presenza di una ricercatissima woodgrain box originale che spicca in particolar modo. Lo spazio concesso non è stato purtroppo molto e questo probabilmente ha costretto a una drastica selezione del materiale esposto - ad esempio i moduli avventura sono praticamente assenti. 



Oltre ai manuali, la mostra ha dedicato atttenzione - per quanto possibile - anche ai prodotti derivati con la presenza della prima edizione del gioco da tavolo Dungeon (il vero padre di tutti i dungeon crawler), ai giocattoli Ljn Toys/Al Es e anche alle confezioni Adica Pongo con il marchio Advanced Dungeons & Dragons, i puzzle e le miniature ufficiali. 



Veramente di effetto la presenza della famosa scatola rossa che era rappresentata non solo dall'edizione italiana e da quella americana ma anche da edizioni 'esotiche' come quelle giapponese ed israeliana e dalla pioneristica edizione francese (che però non è la prima edizione nella lingua d'Oltralpe). 



Non poteva ovviamente mancare una vetrinetta che raccoglieva i manuali base della quinta edizione e le versioni con copertina speciale di alcune dei più celebri volumi di ampliamento del gioco. Un peccato però avere esposto le edizioni in inglese dei tre manuali base non quelle italiane.



Quale giudizio dare della mostra? Considerando i limiti di spazio e la vastità della produzione anche a solo marchio TSR/WotC, la selezione è stata molto buona e decisamente rappresentativa. Si può criticare la scelta di non usare edizioni italiane quando esistenti (ad esempio le spettacolari e uniche al mondo 'edizioni de luxe' del Manuale del Giocatore e del Manuale del Dungeon Master di AD&D seconda edizione), la mancanza di una rappresentanza della narrativa e dei librogame dedicati a D&D e AD&D, di riviste (ma figurava una pregevole copia del numero 1 della rivista Dungeon) e cartelli descrittivi, a parte uno, decisamente un po' piccoli e senza un 'percorso museale' coerente. 



Nel complesso comunque una bella mostra e uno sforzo davvero apprezzabile di illustrazione di un gioco che ha segnato un'epoca e dato vita a più di un settore dell'intrattenimento. E davvero di alto livello e... occhiuta la sicurezza che vigilava sulla mostra di cui si vede qui sopra un attento e ferocissimo rappresentante.



E che dire di Comicon Bergamo? Nulla. Avevamo fatto richiesta di un paio di pass per la manifestazione allo scopo di scrivere un reportage che non si limitasse alla mostra, ma gli organizzatori hanno deciso che la richiesta di Dungeon Master Magazine/Infoludiche non fosse "pertinente". Ligi alla decisione degli organizzatori, quindi, non scriviamo nulla perché appunto non pertinenti. Forse nel 2025. 


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