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Designers & Dragons, La grande storia del gioco di ruolo

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di Ciro Alessandro Sacco
apparso originariamente su DM Magazine n° 38



INTRODUZIONE
Molti appassionati di giochi, di ruolo e non, vintage o retro sono soddisfatti all’idea di collezionare i titoli che hanno fatto la ‘piccola storia’ del genere mentre un numero molto  più modesto – almeno a giudicare dalla richiesta – sembra interessata al dietro le quinte del settore. E’ certamente possibile collezionare le vecchie riviste di carta dedicate ai giochi di ruolo e non, in modo da avere uno sguardo agli anni ’70, ’80 e ’90 che però è quasi inevitabilmente distorto dalla proprietà della rivista stessa (non si deve aspettarsi di leggere su Dragon notizia dei problemi finanziari della TSR ad esempio…). Più interessante, ma estremamente più difficile, trovare copie delle riviste per negozianti pubblicate, in testa l’eccezionale e rarissima Game Merchandising (alla quale la rivista dedicherà in futuro un articolo), destinata ai venditori di giochi e incredibilmente ricca di foto, reportage, commenti e interviste. Lo sviluppo di Internet ha permesso l’ammassarsi e il catalogare di moltissime informazioni sul settore del gioco, di ruolo e non, con siti collezionistici documentatissimi (ad esempio il celeberrimo The Acaeum per quanto concerne Dungeons & Dragons Classico e Advanced Dungeons & Dragons). In genere però si tratta di cataloghi e archivi dedicati ai prodotti, non alle case editrici: se anche può sembrare che questi due aspetti siano sinonimi, in realtà così non è. Come scrisse Steve Jackson almeno una volta, l’attività delle case editrici e soprattutto la loro vita non si limitano certo alla loro produzione.
Personalmente sono sempre stato affascinato e curioso di sapere cosa si celasse dietro a nomi ‘pesanti’ come TSR, West End Games, SPI, Chaosium e tanti altri. Collezionando riviste, specie riviste documentate come The Space Gamer, Model Retailer, Game Merchaindising, Different Worlds, mi sono certo fatto un’idea. Ma un’idea, evidentemente, non è una vera conoscenza. Ed essendo posto in Italia e non negli Stati Uniti, il cuore del movimento ludico (per quanto concerne i giochi di ruolo) era certo complesso documentarsi pur essendo spesso possibile intervistare i grandi nomi del settore compresi Gary Gygax e David Arneson (Dio li abbia in gloria)  come chiunque abbia letto Hunters of Dragons può personalmente verificare.
Insomma, nel settore c’era un vuoto. Mentre gli appassionati di videogiochi hanno vari testi a cui fare riferimento, segnalo in particolare lo stupendo e ricchissimo High Score! The lllustrated History of Elecronic Games, nel mondo ludico tradizionale nulla si offriva. E per certi settori nulla continua a essere offerto: non ci sono storie del gioco da tavolo, non ci sono storie del gioco di simulazione, non ci sono storie del gioco di miniature (perlomeno di genere fantastico) ma almeno nel campo del gioco di ruolo adesso abbiamo una proposta…

DESIGNERS & DRAGONS
Annunciato nel 2011, proposto alla Gen Con 2011 e poi dimostratosi abbastanza complesso da ottenere tramite canali commerciali da spingermi a bussare alla porta di Amazon UK, Designers & Dragons rappresenta il primo volume che contiene non una guida ai giochi, non una enciclopedia degli stessi, non una guida collezionistica ma un vero e proprio saggio che ripercorre la storia del gioco di ruolo… attraverso le case editrici che lo hanno creato. Edito dalla britannica Mongoose Publishing ma scritto dallo statunitense (inevitabilmente) Shannon Appelcline, questo massiccio volume (oltre 400 pagine) viene venduto al prezzo di 50 dollari (ma su Amazon la Mongoose stessa lo vende a circa 30 sterline…) ed è, in poche parole, IL libro per chi voglia conoscere la storia del settore che ci piace e appassiona.
Il volume si presenta abbastanza bene, con una copertina nera in simil pelle e lettere argentate mentre gli interni sono in bianco e nero. Contrariamente a quelli che sono spesso gli standard della Mongoose il volume è bene impaginato, anche se la parte iconografica è assai modesta (sia come quantità che come qualità) e in buona sostanza si compone di copertine: il testo la fa da padrone ed è un testo denso ed estremamente ricco di informazioni e notizie, frutto di un lavoro di ricerca a dir poco gigantesco. La Mongoose però rispecchia la tradizione di una supervisione del testo non ottimale, con qualche errore che spunta qua e là, ma non è un vero difetto considerando la natura ‘di nicchia’ del volume e – lo ripeto – la lunghezza e la ricchezza del testo.

GUIDA, ENCICLOPEDIA, STORIA?
Designers & Dragons ha scelto un approccio di tipo storico, quindi non adotta una descrizione degli editori per nome, ma per periodo, cominciando con Founding Days (dal 1953 al 1974) e chiudendo con The Indie Revolution (dal 2006 a ‘oggi, dove oggi va letto ovviamente come 2010/2011). Man mano che un editore compare sulla scena, Designers & Dragons ne propone una storia che parte dalle sue origini fino alla fine. Si comincia, comprensibilmente, con la TSR per passare poi alla Chaosium, alla Mayfair, alla White Wolf, alla Wizards of the Coast, alla Goodman Games e alla Cubicle 7 (ho scelto un editore per ogni periodo ‘storico’, gli editori descritti sono molti, molti di più). Fatto molto importante, le storie degli editori non sono esercizi di pubbliche reazioni che evitano i momenti scomodi e difficili: difficoltà finanziarie, problemi fiscali (!), cause legali sono regolarmente menzionati e in molti casi approfonditi (le battaglie per il controllo della TSR ad esempio sono descritte con ammirevole onestà) a un livello che sebbene noto a chi abbia letto testi e riviste e interviste e siti Internet, mai è stato raccolto e sistematizzato in un contesto coerente prima della pubblicazione di Designers & Dragons. Parallelamente alla storia dei vari editori di tanto in tanto Designers & Dragons propone anche delle ‘mini storie’, ad esempio di editori molto piccoli o di riviste specializzate, che in genere aiutano a meglio comprendere le storie ‘grandi’: ad esempio la lunga e ricca storia della Chaosium contiene una mini storia di Wizard’s Attic (ditta nata da una ‘costola’ della Chaosium) e della splendida rivista Different Worlds (creata proprio dalla Chaosium) – Anche di questa rivista parleremo in un futuro articolo di DM Magazine.

TIRANDO LE SOMME…
Designers & Dragons è un lavoro che non posso che definire con una sola parola: imperdibile. Meglio, con due: imperdibile ed eccezionale. Il lavoro di ricerca e documentazione di Shannon Appelcline è stato a dir poco immenso, lo dico sulla base della mia esperienza nel fare ricerca per Hunters of Dragons che aveva scopi decisamente più limitati, con una copertura che abbraccia tutti i nomi importanti o significativi che si possano collegare al gioco di ruolo. Designers & Dragons non è solo la storia del settore che un certo numero di persone (speriamo molte) stavano aspettando, ma rappresenta un altro passo nella maturazione dell’hobby del collezionismo. Ovviamente, se il solo interesse che si ha è raccogliere scatole e manuali, di Designers & Dragons si può fare assolutamente a meno. Ma se invece si vuole conoscere la storia del settore, è un’opera… imperdibile ed eccezionale. Spero che negli anni a venire ne esca una seconda versione dotata di un migliore apparato iconografico e, magari, anche una sezione a colori. Da comprare assolutamente.


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